Filippo Andreini non esiste, è un nome inventato.
Sono però effettivamente un imprenditore che ha commesso innumerevoli errori nella gestione. Dopo aver ammesso la mia non competenza nella gestione dell’azienda e aver voluto desiderio di crescita, ora l’azienda è una famosa azienda di 100 persone con un fatturato notevole. Questo nell’arco di tre anni.
Come mai questo blog?
Voglio essere d’aiuto a dei giovani imprenditori che decidono di intraprendere questa strada; aiuto a dipendenti per capire e gestire meglio i propri capi o sottoposti; aiuto a lavoratori che decidono di fare – come me – un grande passo verso la conoscenza e magari iscrivendosi all’università.
In poche parole desidero condividere le mie esperienze, positive e negative, per permettere ai lettori di non perdere mai di vista il loro vero obiettivo e di continuare a credere fermamente nelle loro idee per ottenere realmente quello che desiderano dalla vita.
Non è semplice, è frustrante, ma le cose molto spesso semplici e molto vantaggiose alla lunga si rivelano delle fregature.
Un po’ di più su di me
Dopo 7 anni da programmatore in una piccola azienda, ho deciso di iscrivermi all’università come studente lavoratore. Ho capito come creare relazioni utili a raggiungere l’obiettivo della laurea, ho capito cosa significa avere un obiettivo e alla fine capire che magari quell’obiettivo non era esattamente ciò che desideravo dalla vita.
Dopo aver capito la mia vera dedizione ho fondato la mia prima startup – ad oggi molto poco redditizia ma molto famosa – chiaramente sbagliando cose molto semplici (come per esempio il business model). Ho fondato la mia seconda startup capendo che il livello societario non è così semplice e facile come viene descritto da molti. Infine, ho fondato l’azienda nella quale infondo la maggior parte del mio tempo e, dopo tanti sacrifici e volontà di crescita, oggi si è affermata in soli tre anni come una realtà unica di cento persone che concorrono per lo stesso obiettivo.
La mia passione è la lettura, l’antropologia, la psicologia, la strategia aziendale. Leggo molti libri – per ora purtroppo 5 libri al mese (vorrei che fossero almeno il doppio). Non ho tempo infinito e provo a bilanciare la mia vita per essere un buon partner per mia moglie, un buon leader per l’azienda e fonte di ispirazione per gli altri.
Grazie a mia moglie per la pazienza e la cura che infonde nella nostra relazione e, ricordate, avere qualcuno che crede in voi è la prima regola per aver successo.